Favoritismi in un concorso: quattro medici indagati (lui, l’amica e due membri della commissione giudicatrice)

Un concorso sospetto, e quattro medici rinviati a giudizio per abuso d’ufficio, abuso finalizzato a condizionare l’esito di un concorso. Teatro della vicenda: l’università di Parma. Ma la scena è destinata a spostarsi nel Tribunale della stessa città. La prima udienza nella quale si tenterà di dipanare la matassa che coinvolge i quattro medici, che vengono comunemente detti “stimati professionisti”, si terrà il prossimo 5 marzo. Il nome più in vista al centro dell’indagine è quello di Gian Maria Manzoni, noto medico dell’ospedale cittadino. Sarebbe accusato di aver cercato di favorire, al di là del lecito, una candidata cui era legato sentimentalmente (almeno secondo quanto si ipotizza nell’imputazione), nell’ambito di un concorso per ricercatrice universitaria del 2006. La dottoressa Paola Torelli, 38 anni, è stata a sua volta rinviata a giudizio oltre che per concorso in abuso d’ufficio, anche per falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico.
L’abuso di ufficio è stato contestato anche ai due membri della commissione giudicatrice del concorso, Giuseppe Orefice e Silvana Martignoni. Naturalmente le accuse sono ancora tutte da dimostrare. Così pure le effettive irregolarità del concorso, che si era concluso nell’ottobre di quattro anni fa.
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