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lunedì 11 gennaio 2010

Empoli, muore dopo intervento ortopedico

IL CASO

Empoli, muore dopo intervento ortopedico

Il paziente aveva subito un intervento per «la rimozione di un mezzo di sintesi» in seguito al quale ha manifestato mal di testa e sudorazione. Altri due casi ad Arezzo e Pisa

EMPOLI - Un uomo di 52 anni, di Vinci (Firenze), è morto ieri sera all’ospedale San Giuseppe di Empoli poche ore dopo essere stato sottoposto a un intervento chirurgico ortopedico eseguito nella stessa struttura. L’Asl 11 ha subito richiesto il riscontro diagnostico per accertare le cause dell’improvviso decesso. L’uomo, che non era sposato e non aveva figli, secondo la nota dell’Asl empolese era cardiopatico. Il paziente aveva subito un intervento per «la rimozione di un mezzo di sintesi» in seguito al quale ha manifestato mal di testa e sudorazione, diminuita grazie alla somministrazione di un analgesico. Poco dopo però l’uomo ha accusato un forte dolore al torace. Assistito da un ortopedico, un cardiologo e un rianimatore, ha improvvisamente avuto un aggravamento e poco dopo è morto nonostante le manovre cardio-respiratorie dei sanitari. La salma è adesso all’obitorio e in tarda serata sarà trasferita al reparto di anatomia patologica di Firenze dove domani mattina si terrà l’esame diagnostico richiesto dall’Asl 11.

ALTRI CASI AD AREZZO E PISA - Procedono le inchieste della magistratura sui due presunti casi di malasanità in Toscana. Ieri è stata eseguita l’autopsia sul corpo di Gabriella Biribò, la donna di 45 anni morta il 3 gennaio all’ospedale della Fratta di Cortona, dove si era recata per un sottoporsi a una tac. Un accertamento utile a svelare la natura del forte dolore al fianco di cui soffriva da giorni. Ma mai compiuto, perché il decesso è avvenuto prima dell’esame. «Rottura dell’aorta in un punto vicino al cuore»: è questo secondo le prime indiscrezioni, l’esito dell’autopsia disposta dalla Procura di Arezzo ed effettuata nell’istituto di medicina legale dell’Università di Siena. Per la morte della donna la procura aretina ha iscritto nel registro degli indagati tre medici. L’ipotesi di reato è omicidio colposo. Gabriella si era rivolta al pronto soccorso dell’ospedale di Fratta già il 28 dicembre, per una fitta al fianco. I sanitari diagnosticano una dorso sciatalgia e dimettono la donna prescrivendole un analgesico. Poi, il 2 gennaio, il nuovo malore e la scoperta di un versamento pleurico. I medici dispongono una tac da effettuare il giorno successivo. Quella mattina, però Gabriella muore sotto gli occhi del marito. C’è un indagato anche nell’inchiesta sulla morte di Giovanni D’Angelo, il ventinovenne imprenditore di Cascina deceduto lunedì scorso presumibilmente per un problema cardiaco. Aveva un dolore lancinante al petto al suo ingresso all’ospedale Santa Chiara di Pisa, ma poi è stato dimesso con una prognosi che indicava un problema muscolare da curare con un comune antidolorifico. Poi la crisi fatale. La Procura di Pisa ha iscritto nel registro degli indagati il dottore che ha visitato l’imprenditore con l’accusa di omicidio colposo. Secondo il medico di D’Angelo, l’imprenditore «non aveva mai avuto problemi di cuore». L’autopsia, che sarà eseguita sabato all’istituto di medicina legale di Pisa, potrà chiarire le cause della morte.

L'ASSESSORE ROSSI - Sono in corso le verifiche sulle procedure seguite nell’ospedale di Empoli dove ieri è morto, poche ore dopo un intervento ortopedico, un paziente di 52 anni, cardiopatico. «Il paziente - si legge nel rapporto stilato dagli esperti del Centro regionale per il rischio clinico intervenuto anche per i casi di Cortona e Pisa - ha avuto un aggravamento improvviso delle condizioni cliniche ed è deceduto nonostante la messa in atto delle tempestive manovre cardiorespiratorie dei medici». «Il caso è diverso dagli altri due di cui ci stiamo occupando e di cui si dovrà stabilire se sono stati compiuti errori da parte dei medici», ha spiegato l’assessore per il Diritto alla salute Enrico Rossi nella conferenza stampa tenuta sulle morti di una donna di Cortona, all’ospedale delle Fratte, presumibilmente per un aneurisma, e di un 29/enne visitato e dimesso all’ospedale di Pisa, di cui si attende il risultato dell’autopsia.


08 gennaio 2010

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