FIRMA LA PETIZIONE... BASTA MORIRE PER MALASANITA'

lunedì 21 giugno 2010

Cinque casi di malasanità per Zamboni



Diminuisci grandezza testo Aumenta grandezza testo Stampa l'articolo Segnala ad un amico RSS Wikio OKNOtizie Facebook Delicious

Il mago del bisturi non può operare

Cinque casi di malasanità per Zamboni

di Fabio Manca


















Sono cinque i casi di presunta malasanità che coinvolgono Fausto Zamboni, mago dei trapianti di fegato e primario del reparto di Chirurgia generale del Brotzu. Lo si evince dalla richiesta di sospensione dall’attività chirurgica ordinaria richiesta dal pm che conduce l’inchiesta, Maria Virginia Boi, e accolta mercoledì dal giudice del riesame Massimo Poddighe.
La magistratura ha esaminato una serie di casi clinici a partire dal 2002 ed ha concluso che Zamboni è in grado di effettuare interventi ad alta specializzazione come i trapianti – sui quali vanta una delle percentuali di sopravvivenza più alte d’Italia – ma non ha le capacità di eseguire interventi semplici né di gestire il reparto. Per il pm il chirurgo bresciano sarebbe addirittura “pericoloso socialmente”.
Ma nonostante le gravi accuse, tutte da provare, molti si sono schierati dalla sua parte. I 150 trapiantati di fegato, che per lunedì hanno annunciato una manifestazione di solidarietà al Brotzu, parte dei colleghi (“è un uomo che salva le vite, non un chirurgo che semina morte”), la stessa direzione del San Michele, che “nel rispettare l’operato della Magistratura e in attesa di leggere le motivazioni della sentenza del Tribunale del Riesame di Cagliari, conferma la sua piena e totale fiducia al dottor Fausto Zamboni”.
Dure le accuse di Franco Meloni, consigliere regionale del Pdl, l’uomo che da direttore generale del Brotzu, nel 2003 portò Zamboni a Cagliari per far decollare l’attività dei trapianti: “La verità è che qui si sono saldati interessi che chi opera nella sanità conosce benissimo. Zamboni è un grande chirurgo e dà fastidio, increspa le acque stagnanti del mare della chirurgia cagliaritana che da decenni governa il sistema. E’ venuto fuori senza chiedere il permesso ai vecchi baroni e questo non poteva essere accettato”.

1 commento:

  1. lo studio legale associato papa si occupa di casi di malasanità-contattateci al 327-5393982 per consulenze

    RispondiElimina