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mercoledì 13 gennaio 2010

Al Giovanni Bosco cibi scaduti ai malati.

Denuncia per una delle aziende fornitrici dei pasti
Al Giovanni Bosco cibi scaduti ai malati. Raggirato l’ospedale TORINO

13/01/2010 - I carabinieri del Nas hanno fatto irruzione e sequestrato i piatti che sarebbero stati serviti ai degenti dell’ospedale San Giovanni Bosco. Una lunga inchiesta degli uomini del capita­no Michele Tamponi che si è conclusa con la denuncia per “ frode in pubbliche fornitu­re” ad una delle aziende che fornisce il nosocomio torine­se dei pasti caldi. Dopo ripetute segnalazioni da parte della direzione sanitaria e un lungo periodo di “ o s s e r­vazione”, messe insieme pro­ve schiaccianti della frode, i militari sono intervenuti con decisione. A denunciare per primi le irregolarità erano sta­ti alcuni ricoverati che aveva­no però concentrato l’a t t e n­zione sulla qualità dei piatti serviti e su alcuni prodotti che, secondo i ricoverati, erano mal conservati se non addirittura scaduti. Da qui è partita un’inchiesta interna all’ospedale, sia pur con i crismi dell’u f­ficiosità. Così si sarebbe scoperto che l’azienda titolare del servizio non avreb- be rispettato i capitolati fissati dall’a p­palto. Cioè sarebbero stati distribuiti pasti differenti da quelli previsti con un abbassamento dei livelli qualitativi di pasta e pietanze. Da ridire anche sulla frutta fresca che sarebbe stata reperita a basso prezzo tra gli scarti, secondo alcune segna­lazione, dei mercati generali. Non solo, ci sarebbe anche il sospetto che, in alcune circo­stanze, gli avanzi dell’o s p e­dale siano stati utilizzati per riproporre piatti diversi. Alle contestazioni formali da parte dell’ospedale sono se­guite le risposte dell’azienda che, invece, avrebbe sostenu­to l’esatto contrario, sottoli­neando il rigoroso rispetto dei protocolli, fornendo ga­ranzie sulla qualità dei pro­dotti. Non potendo lasciare il servizio mensa dell’ospedale in uno stato di impasse, la direzione avrebbe inviato i risultati dell’ispezione ai Nas che, successiva­mente, hanno avviato l’indagine. Con­fermati, dunque, i sospetti e le contesta­zioni dell’Asl all’azienda fornitrice, con tanto di denuncia e un ultimatum dell’ospedale alla ditta perché si attenga alle norme stabilite e, infine, il bando di un nuovo appalto, procedura necessaria per individuare una nuova azienda capace di offrire pasti di qualità ai malati ricoverati al San Giovanni Bo­sco.
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