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giovedì 24 dicembre 2009

Neonata morta, sono indagati due medici I ginecologi accusati di omicidio colposo

OSPEDALE DIMICCOLI

22 dicembre 2009

Neonata morta, sono indagati due medici
I ginecologi accusati di omicidio colposo

Ieri l’autopsia: la piccola soffocata dal cordone ombelicale. Due settimane fa lo scambio di bambine


L’ospedale «Dimiccoli» di Barletta

BARI - Due avvisi di garanzia per la morte della bimba, venuta alla luce nella notte di venerdì scorso al­l’ospedale «Dimiccoli» di Bar­letta già priva di vita. Soffoca­ta dal cordone ombelicale co­me ha confermato l’autopsia eseguita ieri dai medici lega­li Antonio Attolico e Vito Ro­mano su incarico della procu­ra di Trani, che ha aperto un fascicolo per omicidio colpo­so iscrivendovi i due gineco­logi che hanno assistito la mamma. La donna, 30enne, alla 41esima settimana di gravi­danza, si era ricoverata la mattina presto di venerdì scorso quando le acque si so­no rotte. La gravidanza, la prima per la donna, era anda­ta avanti senza problemi per tutti e nove i mesi. Ma già il primo tracciato eseguito ve­nerdì pomeriggio in ospeda­le evidenziava qualche pro­blema; ancora di più il secon­do, eseguito poco prima del­le ore 20 di quello stesso gior­no, quasi a fine turno del gi­necologo cui la donna era sta­ta affidata in mattinata appe­na ricoverata.

A seguire la 30enne di Bar­letta nella serata del 18 di­cembre è stato dunque un al­tro medico, che ha comincia­to il suo turno poco dopo le 20 e ha eseguito (erano or­mai le 21) il terzo e ultimo tracciato, che evidenziava il grave stato di sofferenza car­diaca della bambina. Da qui la decisione di procedere con il cesareo. La donna sa­rebbe entrata in sala operato­ria alle 21.30 di venerdì, ma la bambina appunto è stata estratta dal grembo materno quando era già morta: non ha mai respirato come ha evi­denziato l’esame dei polmo­ni, soffocata dal triplo giro del cordone ombelicale. L’au­topsia ha anche accertato con estrema chiarezza che la piccola non aveva alcun tipo di problema preesistente, che avrebbe potuto determi­nare il decesso, essendo sicu­ramente ben nutrita. Il problema dunque po­trebbe essere rappresentato dal lasso di tempo intercorso tra l’accertamento dello sta­to di sofferenza fetale (evi­dente già al secondo traccia­to, eseguito prima delle ore 20) e l’entrata della donna in sala operatoria: almeno un’ora e mezza che potrebbe­ro essere state fatali. Il condi­zionale però è d’obbligo.

Sa­ranno gli ulteriori esami che dovranno essere eseguiti dai due medici legali, incaricati dal sostituto procuratore Giuseppe Maralfa, a dover chiarire questo aspetto. Ed è quanto si aspettano di capire i genitori della piccola, assi­stiti dall’avvocato Antonio Merra. Denunce specifiche non ne sono state presentate es­sendo previsto il procedi­mento d’ufficio, con la de­nuncia di morte da parte del­lo stesso medico. Gli esiti de­finitivi dell’autopsia saranno consegnati entro 90 giorni e dovranno, quindi, stabilire se l’avvolgimento del cordo­ne ombelicale sia avvenuto all’ultimo momento e non fosse evitabile o se, invece, si sia esitato troppo prima di procedere con il cesareo. Aspetto questo che i carabi­nieri, intervenuti in ospeda­le intorno nella nottata tra ve­nerdì e sabato, intorno alle due, dovranno chiarire an­che esaminando le cartelle cliniche sequestrate insieme al corpicino della neonata e anche la placenta della ma­dre.

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bari/notizie/cronaca/2009/22-dicembre-2009/neonata-morta-sono-indagati-due-medicii-ginecologi-accusati-omicidio-colposo-1602193311839.shtml


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