
Un blitz della polizia nello studio privato del medico mette fine a una torbida vicenda di violenze sessuali e riti satanici.
Per la polizia e i magistrati di Vicenza sotto le spoglie di un noto psichiatra veronese si celava un mostro, che approfittava delle debolezze di una sedicenne vicentina, irretita da un 44enne di Chiuppano, che per oltre un anno l’aveva coinvolta in un vortice infernale di pseudoriti esoterici e reali violenze sessuali. È finito così in manette Roberto Fiorio, 58 anni, dirigente del centro di Igiene mentale di Marzana, nel cui studio privato è stata trovata la ragazzina in una situazione inequivocabile.
Le violenze sulla ragazzina andavano avanti da un anno. L’imbianchino Valentino Giacomello l’aveva conosciuta in Internet e circuita spacciandosi per stregone. L’ha indotta ad avere con lui decine di rapporti sessuali, inseriti in un folle contesto di riti satanici per allontanare quel male che si era già portato via suo padre. Sabato l’aveva convinta a sottoporsi a una visita ginecologica da manuale di magia nera da un medico, Fiorio, appunto. Il blitz della polizia ha interrotto la «visita» e ha portato all’arresto dello psichiatra.
È qui che la prima fase della delicata indagine si è conclusa nella notte fra sabato e domenica. Fiorio è stato arrestato in flagranza con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di minorenne (anche se ha sostenuto che la ragazza gli risultava avere 20 anni), compiuta traendola in inganno sulla sua professione: non ginecologo, ma psichiatra. Assistito dall’avvocato Lucio Zarantonello, nei giorni prossimi sarà interrogato e potrà difendersi.
Ancora più gravi le accuse a carico di Giacomello, sul quale pendeva un’ordinanza di custodia cautelare sollecitata dal Pm: violenza sessuale su minorenne, abusando delle condizioni di inferiorità psichica della giovane, e diffusione di materiale pedopornografico, visto che ha fatto circolare su Internet le foto di lei durante rapporti sessuali. Ed era stato proprio su Internet che Sabrina (il nome è di fantasia) e Giacomello si erano conosciuti, un anno fa. Lei, che vive in città, studia ragioneria, ha 16 anni e ha perso il padre, era incuriosita dalla magia bianca e lo aveva conosciuto su un netlog. I due si erano scambiati i numeri di telefono e avevano iniziato a incontrarsi, all’oscuro della mamma di lei, che pensava andasse a trovare un’amica. Nel corso dei mesi, in base a quanto ricostruito, Giacomello l’avrebbe plasmata a suo piacimento. L’avrebbe introdotta nel mondo dei riti satanici, presentando se stesso come l’incarnazione di tre spiriti-demoni: Satyricon, Edon e Triton, che rappresentavano sesso, bellezza e saggezza.
«Bisogna seguire le loro indicazioni per vincere il male, che già si è preso tuo padre e ora potrebbe prendersi me», le raccontava. Così, con contorno di teschi, candele e carte, avrebbe avuto con lei i primi rapporti sessuali. Non solo: un po’ alla volta le avrebbe condizionato l’esistenza, imponendole un protocollo di comportamenti a casa, a scuola, con la madre. E costringendola a un’attività sessuale da pornostar. Il tutto per seguire i dettami di una sorta di «rito di iniziazione».
A scoprire il rapporto perverso è stato uno psicologo dell’Ulss, che seguiva madre e figlia dopo la morte del padre. Ha compreso che qualcosa non tornava e quando nella camera di Sabrina sono comparsi un candelabro e un foglio di ordini folli, gli appunti per la settimana, si è rivolto direttamente in Procura. A quel punto i poliziotti hanno iniziato a scandagliare la vita di Giacomello. Le intercettazioni - telefoniche, ambientali e delle e-mail - hanno consentito di scoprire i contorni di quel rapporto malato. Lui la fotografava in tutte le pose, facendo circolare quegli scatti. Fino a quando, la settimana scorsa, lui non si è rivolto a Fiorio chiedendo una visita ginecologica. Quale fosse il rapporto fra i due adulti al momento non è emerso; ma di certo l’imbianchino ha spiegato al medico, attraverso internet, come doveva essere articolata la visita, che aveva caratteristiche ben diverse rispetto a quelle di un comune rapporto ginecologo-paziente.
I poliziotti hanno compreso che era necessario intervenire; quando hanno fatto irruzione nello studio, Sabrina era nuda. E sono scattate le manette.
IL PERSONAGGIO:
È dirigente a Marzana del centro psichiatrico e ieri era atteso da tutti
Ieri a mezzogiorno, i suoi colleghi di lavoro al Centro di salute mentale di Marzana, non sapevano ancora nulla del suo arresto.
Eppure al dirigente di quella struttura sanitaria, le manette ai polsi erano scattate già da 48 ore ma la notizia non era ancora rimbalzata a Marzana dove medici, infermieri e pazienti lo attendevano da un momento all’altro.
Lo sconcerto è stato rinviato solo di poche ore quando la notizia dell’arresto del dottor Roberto Fiorio si è diffusa. Il medico finito in manette sabato è il dirigente del centro di salute mentale di Marzana del primo servizio di psichiatria dell’Ulss 20 nel dipartimento, guidato ora dal dottor Stegagno (subentrato a Garzotto). Fiorio gestisce l’attività di cura dei pazienti sul territorio negli ambulatori sparsi tra la Valpantena e dintorni e lavora al centro diurno l’Arca. Per quanto riguarda il suo lavoro, dice l’Ulss, nulla da eccepire, è stato un medico sempre efficiente.
Si trova in carcere da sabato e fino a ieri non aveva ancora ricevuto la visita del suo difensore, l’avvocato vicentino Lucio Zarantonello. Toccherà al legale far cadere l’accusa, formulata dalla Procura di Vicenza che parla di un arresto in flagranza per violenza sessuale nello studio privato del medico in via Pisano a erona, dove si stava per consumare l’abuso ai danni della ragazzina. Lui, dal canto suo, si è già difeso, sostenendo di non conoscere la minore età della giovane, trovata dagli agenti della polizia nel suo ambulatorio con solo una tunica nera addosso. In realtà, per conoscere nei dettagli la linea difensiva di Fiorio bisognerà attendere oggi quando il medico veronese incontrerà il suo avvocato in carcere. Non è stata ancora fissata, invece, la data dell’interrogatorio per la convalida dell’arresto operato dalla polizia davanti ai giudici vicentini.
Fonte: L'Arena di Verona Sito internet: http://www.larena.it/
Per la polizia e i magistrati di Vicenza sotto le spoglie di un noto psichiatra veronese si celava un mostro, che approfittava delle debolezze di una sedicenne vicentina, irretita da un 44enne di Chiuppano, che per oltre un anno l’aveva coinvolta in un vortice infernale di pseudoriti esoterici e reali violenze sessuali. È finito così in manette Roberto Fiorio, 58 anni, dirigente del centro di Igiene mentale di Marzana, nel cui studio privato è stata trovata la ragazzina in una situazione inequivocabile.
Le violenze sulla ragazzina andavano avanti da un anno. L’imbianchino Valentino Giacomello l’aveva conosciuta in Internet e circuita spacciandosi per stregone. L’ha indotta ad avere con lui decine di rapporti sessuali, inseriti in un folle contesto di riti satanici per allontanare quel male che si era già portato via suo padre. Sabato l’aveva convinta a sottoporsi a una visita ginecologica da manuale di magia nera da un medico, Fiorio, appunto. Il blitz della polizia ha interrotto la «visita» e ha portato all’arresto dello psichiatra.
È qui che la prima fase della delicata indagine si è conclusa nella notte fra sabato e domenica. Fiorio è stato arrestato in flagranza con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di minorenne (anche se ha sostenuto che la ragazza gli risultava avere 20 anni), compiuta traendola in inganno sulla sua professione: non ginecologo, ma psichiatra. Assistito dall’avvocato Lucio Zarantonello, nei giorni prossimi sarà interrogato e potrà difendersi.
Ancora più gravi le accuse a carico di Giacomello, sul quale pendeva un’ordinanza di custodia cautelare sollecitata dal Pm: violenza sessuale su minorenne, abusando delle condizioni di inferiorità psichica della giovane, e diffusione di materiale pedopornografico, visto che ha fatto circolare su Internet le foto di lei durante rapporti sessuali. Ed era stato proprio su Internet che Sabrina (il nome è di fantasia) e Giacomello si erano conosciuti, un anno fa. Lei, che vive in città, studia ragioneria, ha 16 anni e ha perso il padre, era incuriosita dalla magia bianca e lo aveva conosciuto su un netlog. I due si erano scambiati i numeri di telefono e avevano iniziato a incontrarsi, all’oscuro della mamma di lei, che pensava andasse a trovare un’amica. Nel corso dei mesi, in base a quanto ricostruito, Giacomello l’avrebbe plasmata a suo piacimento. L’avrebbe introdotta nel mondo dei riti satanici, presentando se stesso come l’incarnazione di tre spiriti-demoni: Satyricon, Edon e Triton, che rappresentavano sesso, bellezza e saggezza.
«Bisogna seguire le loro indicazioni per vincere il male, che già si è preso tuo padre e ora potrebbe prendersi me», le raccontava. Così, con contorno di teschi, candele e carte, avrebbe avuto con lei i primi rapporti sessuali. Non solo: un po’ alla volta le avrebbe condizionato l’esistenza, imponendole un protocollo di comportamenti a casa, a scuola, con la madre. E costringendola a un’attività sessuale da pornostar. Il tutto per seguire i dettami di una sorta di «rito di iniziazione».
A scoprire il rapporto perverso è stato uno psicologo dell’Ulss, che seguiva madre e figlia dopo la morte del padre. Ha compreso che qualcosa non tornava e quando nella camera di Sabrina sono comparsi un candelabro e un foglio di ordini folli, gli appunti per la settimana, si è rivolto direttamente in Procura. A quel punto i poliziotti hanno iniziato a scandagliare la vita di Giacomello. Le intercettazioni - telefoniche, ambientali e delle e-mail - hanno consentito di scoprire i contorni di quel rapporto malato. Lui la fotografava in tutte le pose, facendo circolare quegli scatti. Fino a quando, la settimana scorsa, lui non si è rivolto a Fiorio chiedendo una visita ginecologica. Quale fosse il rapporto fra i due adulti al momento non è emerso; ma di certo l’imbianchino ha spiegato al medico, attraverso internet, come doveva essere articolata la visita, che aveva caratteristiche ben diverse rispetto a quelle di un comune rapporto ginecologo-paziente.
I poliziotti hanno compreso che era necessario intervenire; quando hanno fatto irruzione nello studio, Sabrina era nuda. E sono scattate le manette.
IL PERSONAGGIO:
È dirigente a Marzana del centro psichiatrico e ieri era atteso da tutti
Ieri a mezzogiorno, i suoi colleghi di lavoro al Centro di salute mentale di Marzana, non sapevano ancora nulla del suo arresto.
Eppure al dirigente di quella struttura sanitaria, le manette ai polsi erano scattate già da 48 ore ma la notizia non era ancora rimbalzata a Marzana dove medici, infermieri e pazienti lo attendevano da un momento all’altro.
Lo sconcerto è stato rinviato solo di poche ore quando la notizia dell’arresto del dottor Roberto Fiorio si è diffusa. Il medico finito in manette sabato è il dirigente del centro di salute mentale di Marzana del primo servizio di psichiatria dell’Ulss 20 nel dipartimento, guidato ora dal dottor Stegagno (subentrato a Garzotto). Fiorio gestisce l’attività di cura dei pazienti sul territorio negli ambulatori sparsi tra la Valpantena e dintorni e lavora al centro diurno l’Arca. Per quanto riguarda il suo lavoro, dice l’Ulss, nulla da eccepire, è stato un medico sempre efficiente.
Si trova in carcere da sabato e fino a ieri non aveva ancora ricevuto la visita del suo difensore, l’avvocato vicentino Lucio Zarantonello. Toccherà al legale far cadere l’accusa, formulata dalla Procura di Vicenza che parla di un arresto in flagranza per violenza sessuale nello studio privato del medico in via Pisano a erona, dove si stava per consumare l’abuso ai danni della ragazzina. Lui, dal canto suo, si è già difeso, sostenendo di non conoscere la minore età della giovane, trovata dagli agenti della polizia nel suo ambulatorio con solo una tunica nera addosso. In realtà, per conoscere nei dettagli la linea difensiva di Fiorio bisognerà attendere oggi quando il medico veronese incontrerà il suo avvocato in carcere. Non è stata ancora fissata, invece, la data dell’interrogatorio per la convalida dell’arresto operato dalla polizia davanti ai giudici vicentini.
Fonte: L'Arena di Verona Sito internet: http://www.larena.it/
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